A cura di: Avv. Tommaso Fonti LL.M., Avv. Lucia Boccarossa, Dott.ssa Cristina Piangatello
Il 18 luglio 2025 l’Unione Europea ha pubblicato il 18° pacchetto di sanzioni contro la Russia, rafforzando ulteriormente il regime sanzionatorio in vigore.
Il nuovo pacchetto introduce importanti novità operative che incidono su commercio, logistica, finanza e tecnologia, ampliando sia il numero di soggetti sanzionati sia le categorie di beni e attività colpite.
Impatti per le aziende
Le nuove misure accrescono i rischi e le restrizioni per le imprese attive in settori come export, supply chain, logistica e servizi finanziari.
È pertanto essenziale:
a) Verificare le controparti e gli utilizzatori finali;
b) Mappare filiere e flussi commerciali;
c) Monitorare beni e tecnologie soggette a restrizioni;
d) Rivedere i contratti per assicurare la piena conformità.
Le principali novità introdotte
1. Rafforzamento delle sanzioni individuali
- Ampliata la lista di persone fisiche e giuridiche sanzionate, incluse entità extra-UE (Cina, India, Iran, Turchia, Emirati, ecc.) coinvolte in attività elusive.
- Le restrizioni si applicano anche in caso di controllo indiretto da parte di soggetti già sanzionati.
2. Estensione dei divieti su beni “dual use” e “quasi-duali”
- Aumentato il numero di entità soggette a divieto di esportazione di beni sensibili.
- Introdotta una clausola che impone l’autorizzazione anche per esportazioni verso Paesi terzi, in caso di rischio di riesportazione verso la Russia.
3. Nuovi divieti su materiali strategici e macchinari
- Vietata l’esportazione verso la Russia di materiali industriali come rame, alluminio, nichel, gomma, plastica e prodotti chimici.
- Blocco anche per macchinari e tecnologie utilizzati in attività di imballaggio, etichettatura e trasformazione industriale.
- Previste deroghe temporanee per contratti conclusi prima del 20 luglio 2025.
4. Operazioni finanziarie e criptovalute
- Vietate tutte le operazioni con 22 banche russe.
- Esteso il divieto anche a soggetti extra-UE che utilizzano sistemi alternativi di pagamento (come SPFS) o operano in criptovalute per eludere le sanzioni.
5. Misure sul petrolio russo
- Dal 3 settembre 2025, ridotto il tetto massimo di prezzo per il greggio russo.
- Dal 21 gennaio 2026, divieto di importazione di prodotti petroliferi raffinati da greggio russo, anche se lavorati in Paesi terzi. Sono esentati i Paesi partner come Canada, Norvegia, Regno Unito, Stati Uniti e Svizzera.
6. Divieto assoluto di operazioni con il Fondo Russo per gli investimenti diretti
- Esteso anche a soggetti extra-UE controllati o collegati al fondo, o che operano per suo conto.
- Possibili deroghe per disinvestimenti o forniture mediche.
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Avv. Tommaso Fonti, LL.M. – Head of Tax, Customs Law and Global Mobility
Avv. Lucia Boccarossa – Senior Associate Tax
Dott.ssa Cristina Piangatello – Of Counsel